La
mia lingua di memoria
riflessioni dalla lettura
"Breve storia della lingua italiana per parole"
a cura di Leonardo Rossi e Paola Marongiu
(Le Monnier Università /Officina linguistica. Collana
diretta da Luca Serianni)
di
Ilaria Drago
Un
libro è come una nave, solca il mare della tua mente
che si apre nel chiuso delle pagine rilegate mentre gli occhi
s'aggrovigliano alle parole scritte. E ti lascia qualcosa il
libro quando lo chiudi e fai scorrere tutte insieme d'un colpo
le pagine lasciandole picchiettare l'aria come giocassero a
rincorrersi tra loro e a farti vento sul viso, mentre pensi
di respirarne fino all'ultimo il senso profondo, il suo significato.
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Asimmetrica,
umanitaria, preventiva, psicologica: nell’epoca della globalizzazione,
i nomi per descrivere la guerra si sono moltiplicati, adattandosi
alla crescente complessità delle situazioni. Nella nuova
guerra mondiale non ci sono eserciti che si fronteggiano, ma
più spesso attacchi terroristici, attentati suicidi,
utilizzo della guerriglia, manipolazione dell’informazione,
operazioni al di fuori dell’etica, di ogni limite territoriale
e talvolta anche del diritto internazionale.
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